Da Carrión de Los Condes a Terradillos de Los Templaros
Sul cammino ogni giorno è una novità e su questo non ci piove, ma può capitare di fare tappe dove è davvero difficile raccontare il percorso; oggi è una di quelle.
Una volta usciti dal paese la strada diventa uno sterrato interminabile, qualcosa come 18 km dritti dritti con un unico punto di ristoro, un po’ alla buona, senza corrente nè bagni, dove sostare un attimo. C’è un un vento freddo questa mattina e si sente, specialmente quando si sta fermi.
Con noi oggi, oltre a Simona ed Enrico, c’è anche Cristian, un giovane ragazzo della provincia di Varese molto in gamba e dalla cultura musicale notevole per uno della sua età, infatti passa buona parte della giornata a cantare con Enrico un vasto repertorio di canzoni Italiane, anche se personalmente non è il mio genere. Già il percorso di oggi è abbastanza noioso, i cantautori Italiani come De Andrè o Guccini non sono proprio il massimo dell’allegria per accompagnare un panorama desolato come questo.
Comunque dopo questi primi 18 km arriviamo a Ledigos mentre il sole inizia a farsi sentire ora che non è più nascosto dalle nuvole; ci fermiamo più di un’ora a pranzare ed a riposare aspettando che passi anche un po’ del caldo di mezzogiorno per poi ripartire sempre su piccoli sentieri che costeggiano la strada asfaltata, abbastanza deserta pure quella.
Dopo gli ultimi 3 km arriviamo a Terradillos de Los Templaros dove l’albergue è la prima cosa che incontriamo, fa anche da ristorante e bar e visto che è un po’ fuori dal paese praticamente per questa sera non ci muoviamo più da qui.
N. Passi: 32871