Da Hospital de Orbigo a Astorga
Oggi tappa breve, il piano sarebbe di arrivare a Murias de Rechivaldo abbastanza presto così da poter fare lavatrice ed asciugare il bucato visto che tra tutti e quattro è un po’ che non ne facciamo uno come si deve e visto che appoggiamo lo zaino ovunque e dormiamo in posti certo non pulitissimi; dopo un po’ una lavata seria a tutto quanto ci vuole.
Quindi ci mettiamo in cammino al solito orario, quando è ancora buio; la strada non è molto interessante, usciamo dal paese su uno sterrato e mentre sorge il sole arriviamo ad affiancare la solita statale E-122 in direzione Astorga.
Percorriamo una lunga salita, ma poco impegnativa, e poi altro sterrato sempre accompagnato dalla statale, oggi poi è lunedì quindi anche abbastanza trafficata. Quando ci allontaniamo dalla strada prendiamo una salita che porta su una collina dove c’è una croce; da lì si può già vedere Astorga. Scendiamo e attraversiamo San Justo e quando prendiamo un largo sterrato cominciamo anche a vedere in alto la cattedrale; saliamo verso il centro città e decidiamo di fermarci al primo bar.
Qui Enrico riceve la notizia che un signore pellegrino che ha conosciuto è finito in ospedale dopo una brutta caduta e un altro ragazzo che ha camminato con lui è fermo qui da ieri per una tendinite. Decidiamo quindi di andare a trovarlo all’albergue visto che è poco lontano.
Mentre parliamo con questo ragazzo veniamo a conoscenza da un ospitaliero dell’albergue che a Murias, dove abbiamo deciso di arrivare oggi, non ci sono negozi ma solo ristoranti, questo ci porta a pensare che per soli 5 km ci conviene fermarci ad Astorga che è una città con tutti i servizi e l’albergue dispone di lavatrici e asciuga biancheria. Essendo arrivati praticamente a mezzogiorno abbiamo tutto il tempo per fare doccia, bucato e rilassarci. Anzi visto l’orario facciamo anche un po’ di spesa e ci prepariamo un piatto di pasta aglio e olio.
Nel pomeriggio me ne esco a fare un giro per vedere un po’ la città e la cattedrale.
Questa sera poi a cena saremo in 7, ci sono parecchi Italiani e mangiare in compagnia di gente nuova è sempre un piacere, e visto che alla fine ci avanza anche qualcosa lo offriamo ad altri due ragazzi, anche loro Italiani, perché buttare via del cibo è una cosa da evitare, sempre!
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