Da Oulx a Villar Saint Pancrace
Mentre facciamo colazione al bar conosciamo una coppia di pellegrini piemontesi, Paolo e Domenica. Brevemente scopriamo che stanno facendo la nostra stessa strada ma loro causa lavoro potranno camminare solo questa settimana, così ci mettiamo d’accordo per procedere assieme, approfittando un po’ del fatto che loro al contrario di me e Grazia, sanno un abbastanza il francese, almeno per farsi capire.
Quindi si parte, fa un po’ fresco a stare fermi ma probabilmente tra non molto ci pentiremo della maglia a maniche lunghe. Dopo qualche km di asfalto, passando da Cesana Torinese e qualche km in salita, prendiamo un sentiero che ci porta nella gola di San Gervasio, un sentiero tra rocce, montagne che risale un torrente dove al di sopra passa il ponte tibetano più lungo d’Europa, una cosa a parer mio da pazzi.



Alla fine di questa gola all’altezza di una cascata risaliamo dei gradini e poi un sentiero fino ad una piana, da lì poi a breve entriamo a Claviere, dove ci fermiamo per una seconda colazione.
Quando riprendiamo siamo praticamente al confine con la Francia, un breve sentiero sterrato e quando scolliniamo in fondo si incomincia a vedere Monginevro, meta di turisti invernali ma oggi abbastanza deserta. Attraversiamo il paese facendo anche tappa in un piccolo alimentari per comperare qualcosa per il pranzo.

Usciti poi da Monginevro la via entra in un sentiero tra i boschi che sale un po’ e più avanti diventa sterrato. Procediamo così per parecchio tempo costeggiando dall’alto Briancon, ci rendiamo poi conto di non essere sulla via segnalata che in teoria dovremmo seguire ma comunque siamo nella direzione giusta, ci perdiamo la visita a Briancon ma senza farlo apposta ; lungo questo sentiero ci mettiamo meno tempo e forse tagliamo qualche km. Anche se, a dir la verità, su questo sentiero ci imbattiamo in qualche tratto dove in un passato nemmeno troppo lontano ci sono state delle frane. Fortuna che a parte qualche goccia, non piove.

Arrivati all’altezza di una fortificazione risalente alla prima guerra scendiamo verso la città, praticamente alla periferia di Briancon. Saliamo poi ancora un po’ e arriviamo a Villar Saint Pancrace, meta di oggi. Prima di chiamare la signora che ci ospiterà sta notte facciamo tappa al bar per la solita birretta.
Poco dopo ci incontriamo con la nostra ospitaliera, lei non parla Italiano ma più o meno lo capisce, mi trovo meglio con il marito che mi viene incontro con l’Inglese. Dopo averci accompagnato a Briancon in auto dove abbiamo fatto un po’ di spesa, vino Italiano compreso, torniamo giusto in tempo per la cena. A parte qualche difficoltà linguistica passiamo una piacevole cena in loro compagnia. Ci consigliano strade, contattano persone e ci aiutano dove possono con il nostro viaggio. Il marito poi a fine pasto ci fa assaggiare anche 3 tipi di amaro diversi, uno più forte dell’altro.
Dopo cena a letto diretti, ma non prima di aver scritto questo resoconto, che vista la stanchezza e il sonno che arrivano a fine giornata, non so mai da che parte iniziare. Forse sarebbe meglio scriverlo prima di cena.
N.Passi 27941